RICHIESTA DAL BASSO PER LA COSTITUZIONE DI UN’AREA PROTETTA DEL MONTALBANO

Alla cortese attenzione di 

Daniele Vanni, Sindaco di Vinci
Edoardo Prestanti, Sindaco di Carmignano
Anna Trassi, Sindaca di Lamporecchio
Lisa Amidei, Sindaca di Larciano
Riccardo Palandri, Sindaco di Poggio a Caiano
Alessandro Giunti, Sindaco di Limite Sull’Arno
Simona Rossetti,  Sindaca di Cerreto Guidi
Simona De Caro, Sindaca di Monsummano Terme
Piero Lunardi, Sindaco di Serravalle Pistoiese
Gabriele Romiti, Sindaco di Quarrata

Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana

L’incontro tenutosi mercoledì 5 marzo 2025, presso il Circolo di Petroio organizzato  nell’ambito di EcoVinci Festival e che ha visto come relatore il dott. Michele Giunti, si inserisce in un dibattito aperto ormai da diversi anni sulla condizione dei boschi del Montalbano, sulla loro gestione e sulle possibilità concrete per una loro tutela e valorizzazione.

L’area del Montalbano per molti i cittadini dei comuni del circondario, rappresenta l’area naturale più facilmente raggiungibile e fruibile per numerose attività ricreative, e col tempo ha assunto un valore ed una importanza fondamentale considerati i forti processi di trasformazione delle pianure urbanizzate, la grande richiesta di spazi naturali e i preoccupanti cambiamenti climatici che rendono sempre meno abitabili le nostre città.

Le osservazioni e le riflessioni emerse restituiscono l’immagine di un territorio in molte aree degradato a livello ambientale, semplificato, con gravi problemi di carattere idrogeologico e poco valorizzato. A questo si aggiunge inoltre l’assenza di una visione strategica e di rete, che tenga in considerazione tutti gli aspetti di uno sviluppo sostenibile per le comunità che abitano e/o hanno a cuore il Montalbano. Troppo spesso gli aspetti meramente economici di pochi singoli, l’incuria e l’inerzia hanno prevalso sulla conservazione del territorio e la protezione dell’ambiente. 

Le uniche aree che nel tempo recente hanno goduto di una minima forma di protezione sono state le ANPIL di Artimino e di Pietramarina. Tuttavia, questa protezione è decaduta con la legge regionale 30/2015 lasciando di fatto il territorio del Montalbano privo di qualsiasi forma di tutela specifica; per un luogo che ospitava il barco reale, antica riserva di Caccia dei medici che prevedeva ferme regole di gestione finalizzate anche alla preservazione di flora e fauna e di fatto tra le prime aree protette della storia, rappresenta un’altra stridente contraddizione. Nonostante l’assenza di aree protette, il Montalbano è un importante scrigno di biodiversità che è doveroso preservare: ospita infatti ancora numerose specie animali e vegetali e habitat di notevole interesse conservazionistico particolarmente protette dalla direttiva “Habitat” e “Uccelli” (dir. 79/409/CE e dir. 92/43/CE) e dalla legge regionale 30/2015. La sola Valle dei Mulini nella zona di Anchiano a Vinci ospita almeno 70 specie animali incluse negli allegati delle suddette leggi e direttive. Inoltre la recente inclusione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra gli articoli fondamentali della costituzione e l’approvazione della Nature Restoration Law da parte dell’Unione Europea per il ripristino  di almeno il 20% degli ecosistemi degradati entro il 2030 (per salire al 90% nel 2050), rendono ancora più urgente una gestione più consapevole e sostenibile del nostro territorio e ci porta a pensare all’opportunità di poter creare un’area protetta in almeno alcune aree del Montalbano. 

Per questo motivo l’associazione Montalbano Domani, la ProLoco di Vinci e il GAS Millepiedi di Cerreto Guidi e Vinci, insieme alle altre associazioni e a tutti i cittadini che vorranno sostenere l’iniziativa firmando questo appello, propongono ai comuni su cui l’area del Montalbano insiste,  l’istituzione di un’area naturale protetta che assicuri, insieme alla fruizione consapevole e rispettosa di questi luoghi, uno sviluppo socioeconomico sostenibile che tuteli la biodiversità,  ne mantenga e migliori il valore ambientale e conservi tutti quei servizi ecosistemici forniti ai cittadini. 

Riteniamo infatti che la creazione di un’area naturale protetta sia fondamentale per far sì che il Montalbano, gioiello ambientale, turistico e paesaggistico, già apprezzato dagli Etruschi, dai Romani, da Leonardo Da Vinci e dai Medici, casa di preziosa biodiversità di grande importanza conservazionistica, possa e debba essere valorizzato e preservato per la collettività e per molte generazioni ancora.